domenica 7 febbraio 2010

La matematica delle relazioni.

Mercoledì 27 Maggio 2009


Questa grande piccolo mondo gay di Roma or ora mi annoia più che mai. Non so voi. Pensate che noia può essere stato andare al Coming Out ieri sera, e non poter bere neanche un goccio d'alcool per colpa di questa Champion del cazzo. Sarà. As usual eravamo io, Guy, la Du Barry e Gab. Ieri cè stata una strana congiunziona astrale sul Colosseo che ha fatto si che tale
P
hil Romano comparisse davanti a noi. Adesso. Io ne ho visti di bei ragazzi, e anche di più o meno noti. Per esempio un Carlo Masi in foto rende molto di più che dal vivo, a mio avviso. Per Phil Romano è l'esatto contrario. In foto è carino dal vivo ti devasta. E' bonissimo. Troppo forse. Troppo da doverti chiedere ma che ti farà mai uno del genere. Oppure che cazzo ha mangiato da piccolo.

E poi penso a me e a quello che mi ha dato mia mamma da mangiare. Mah! Io proprio non capisco. Nelle teorie più semplici di tutti i giorni siamo portati a pensare che i poli opposti si attragono, che i belli va
nno con i belli, i ricchi vanno con i ricchi e via di seguito, costituendo una vera e propria matematica delle relazioni. Io non so sinceramente cosa pensare. Io non sono il tipo tutto muscolo che magari attira uno come Phil Romano, però non mi dispiacerebbe se lui mi considerasse. Però l'incastro non avviene, quello manco mi ha guardato. Allora mi sorge spontaneo il dubbio. Ma non staremo sbagliando tutti. Ruby Rue, come anche Little Miss Sunchine e Sushi sono sicuri che oggi giorno non ha più senso parlare di ruoli tra i gay perchè bisogna superare questi clichè e queste sono solo menate.

Io rimango sempre molto vago su questo argomento. Il fatto che io possa avere un ruolo più passivo e ne sia anche abbastanza consapevole però non innesca l'interesse di quei tipi palesemente attivi che magari io preferirei. No. Piuttosto si interessano a me quelli più passivi di me. E allora nella matematica delle relazioni io non ci capisco più niente, e vado nel pallone. Gab, ha sempre detto che secondo lui l'attivo deve andare con il passivo. E basta. E che è sostanzialmente inutile cercare di far collimare due che provano lo stesso piacere dagli stessi gesti. Io potrei anche trovarmi d'accordo. Ma allora perchè molte volte gli attivi si fidanzano tra loro. Che fanno questi a letto? MMMMMM. Confusione. Confusione. Confusione.

Questi discorsi poi fanno sempre storcere il naso, perchè ovviamente subito si innesca la classica risposta che è da superficiali ragionari in termini di attivi e passivi. Ok. Anche se io non volessi ragionare così, e diverse volte l'ho fatto, poi però mi sono trovato a letto a dover compiere il fattaccio, a dover far finta di provare delle cose che in realtà non esistevano. E allora ancora di più dico che la matematica potrebbe esistere. Vagando nella rete poi mi sono imbattuto in una nuova linea di abbigliamento che si definisce gay. Adesso in America come anche in Australia ci sono diverse linee di abbigliamento friendly che nascono con una filosofia ben specifica. Magari hanno un messaggio. Da noi debutta la Hello Boy che vabbè, fin quando mi propone capi di abbigliamento che a me non piacciono, ok, il mondo è bello perchè è vario, a qualcuno piacerà.


Ma addirittura creare delle pins, e in base a come le metti palesi il tuo orientamento a me sembra troppo. Si legge dal sito: "La pins Identity, nasce per identificare,chi indossa un capo Hello Boy.Abbiamo sostituito come idea le vecchiefasce, bracciali etc. con la nuova e rivoluzionaria SPILLA. La pins indossata a DESTRA identifica un soggetto PASSIVO. La pins indossata a SINISTRA identifica un soggetto ATTIVO. La pins indossata SUL PETTO o non indossata, identifica un soggetto ETERO". Detto ciò cosa devo aggiungere io. Adesso basta avere una pins e tutto si risolve...no? NO. Mi rifuto di pensare che basti una pins. Mi rifuto di pensare che tutto alla fine sia solo ed esclusivamente così. Non è giusto. Io voglio continuare a credere che un giorno Phil Romano mi incontri e mi chieda di vederci per un caffè. Io voglio continuare a sperare in quei magici sguardi complici che ti stregano. Io non voglio smettere di darmi una chance. E se proprio non dovesse mai succedere allora vorrà dira che in matematica la mia prof. ha sempre fatto bene a darmi 3+.

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