sabato 2 maggio 2009

Più che mucca, l'orsassassina


Ci hanno detto che eravamo in lista. A noi non interessava altro. Non abbiamo chiesto altro. Non abbiamo voluto sapere niente. E forse avremmo dovuto osare chiedere. La Du Barry, Guy ed io, eravamo in grande spolvero. Noi come non mai, eravamo anche di privè. La serata è stata fin dal principio piena di sorprese. Sin dalla cassa mi sono dovuto quasi prendere una paralisi, vedendo la Polpetta che faceva di conto. Ma? Ovviamente io non ne ho approfittato. E' noto che Annabelle Bronstein, ancor prima di essere Annabelle Bronstein è una cecata assoluta. Per cui mi sono reso conto era lì quando avevo già bello che pagato. Comunque, raggiunto il secondo piano per lasciare il nostro giubetto, (adoro la parola giubetto), invece che il solito secondo piano, ci siamo trovati davanti una marea, ma che dico marea, uno tsunami di bears. Bear con gli elmetti, bear con i calzoncini, bear mezzi nudi e bear barbuti. Insomma fin troppi bear. E la musica. La musica non era la solita musica POP. No. Ma noi non ci siamo di certo abbattutti. Raggiunto il terzo piano ci siamo lanciati nella mischia e poi nel privè. Il privè ribattezzato Bonus Land ovvero la terra prelibata e inaspettata dei ragazzi dall'aspetto libidinoso, che sono andati immediatamente a nozze con la nostro libidinosa voglia di relazionarci. Peccato però che erano tutti ubriachi già. Tutti. E noi non ancora. E così abbiamo ceduto all'alcool, al prosecco, all'invisibile alla fragola. E solo dopo abbiamo ceduto all'invitante tunze-tunze del dancefloor. Io mi sono messo direttamente in piccionaia, alla destra del palco del privè, su una mezza specie di cubo, ero lì che me la ballavo. Ma ancor prima di essere una mannequin dei dancefloor sono anche una vedetta lombarda, la migliore azzarderei. E proprio mentre mi scatenavo con un ventaglio dal dubbio gusto di gaydar la mia Polpetta erà lì. E non era solo. Era con il Bigeater. Il Bigeater è uno che io vedo spesso in giro. Dall'aria anche simpatica. Ma non so chi sia. Ma Annabelle Bronstein è una che la sa lunga. E così più lo vedevo e più una vocina nella testa mi diceva che in qualche modo io sapevo chi era. Dovevo solo ricordarmelo. Comunque mentre questo atroce dubbio mi faceva sanguinare le gengive, io Guy e la Du Barry abbiamo deciso di scendere ai piani bassi. Mentre percorravamo il privè però ci siamo trovati letteralmente scaraventati in una rissa. Eh no, nessuno che si tirava i capelli. Una rissa in grande stile, con insulti e botte vere. Una rissa che non ci saremmo mai aspettati e che soprattutto ha travolto la Du Barry lasciandole adosso i segni. Ci mancava solo che ci malmenavano in una discoteca gay. Vedi te. E poi dico, ci sono due buttafuori che ti controllano se hai il braccialetto al polso, e neanche uno sopra che veda che sia tutto ok. Certo, non si aspettano che in una discoteca gay si possa fare a botte, ma sinceramente adesso mi hanno fatto venire anche il panico da rissa. Non la voglio avere pure sta fissa. Comunque dopo esserci ripresi un attimo, e aver medicato la nefasta Du Barry sanguinante ci siamo rimessi ad ancheggiare su quel maledetto dancefloor. E così tra un avvocato con la passione per il tacco a spillo, un più o meno noto Rocco del Grande Fratello 1, e diversi passati flirt, mi sono posto la domanda della serata, ovvero ma perchè anche i cessi più orrendi sono lì che si danno un tono pomiciando con un essere accettabile e a noi niente? Ma il regolamento lo ha stilato qualcuno? Siamo pur sempre dei ragazzi carini, intriganti, con una cazzo di posizione (e non è quella a 90° come tutti state pensando ridendo sotto i baffi, no). Comunque stanco di quel pomicio party al quale io non ero stato invitato, e indeciso se andare al secondo piano tra i bears a ballare solo per sentirmi il più magro, sono corso in bagno a darmi una rinfrescata al viso, per vedere se ero in un'incubo oppure no. E in bagno ho beccato Insy Loan e il suo stranoto orologio bianco. E sono rimasto piacevolmente sorpreso. Perchè Insy Loan, ha un fisico pazzesco, una tartaruga al posto dell'addome, e se solo avessi potuto credo che sarei riuscito a contargli ogni singolo muscolo. Poi vabbè è celebre quanto basta per farmelo piacere di più, e lui si è definito come la più checca di Roma sul suo libro, ma sinceramente non mi ha dato proprio questa impressione, anzi tutto il contrario. Comunque non sto a leccà il culo, sto solo a constatare quello che ho visto. Poi il suo orologio bianco....Vabbè, tornato alla realtà con una sana voglia di ficcare la mia lingua nella bocca di chiunque, il cellulare mi ha riportato sulla terra. Erano le 5. E io dovevo fuggire. Salutata la Du Barry, e fumata una sigaretta con The Rock e Multiplesbubbles io e Guy siamo fuggiti verso Termini. Ma il dramma l'ho concluso alle 6, quando mi sono lasciato sfuggire una telefonata che non avrei dovuto fare. E quando ho collegato finalmente chi cazzo è in realtà the Bigeater. Ovvero uno che c'ho amico su faccialibro. Ecco chi cazzarola era. Ma vabbè. Senza parole. Così rincasato, docciato, caffèttato, mi sono vestito e sono corso al lavoro. Si perchè sabato mattina alle 6:30 dovevo andare a lavore. E penso che sia sostanzialmente inutile aggiungere altro.

Nessun commento:

Posta un commento